ECO ALP 2050, Ecosistemi d’alpeggio: azioni-innovazioni-prospettive 2050

Status

In corso

Bando

Troisième appel à projets simples

Tipologia

Progetto singolo

Data di selezione

13.06.2025

Data di inizio attività

01.09.2025

Localizzazione

Alta Savoia, Savoia, Valle D'Aosta

Nel territorio transfrontaliero, i pascoli alpini e subalpini sono sottoposti a crescenti pressioni, legate a dinamiche ecologiche e socio-economiche (cambiamenti climatici, abbandono dell’agricoltura, sovraffollamento turistico ecc.) che minacciano habitat di interesse comunitario, spesso associati al mantenimento delle pratiche pastorali, che garantiscono servizi ecosistemici fondamentali: biodiversità, regolazione idrologica, fertilità dei suoli, stoccaggio del carbonio ecc.

Il progetto ECO ALP 2050 mira a rafforzare la gestione sostenibile degli ecosistemi dei pascoli alpini nella zona transfrontaliera delle Alpi del Nord. Il suo obiettivo principale è conciliare la conservazione della biodiversità, l’adattamento ai cambiamenti climatici e il mantenimento delle pratiche pastorali tradizionali.

CapofilaInstitut Agricole Régional - IAR

Altri beneficiari Conservatoire d’Espaces Naturels Savoie – CEN Savoie
ASTERS-CEN 74
Etablissement Public Local d’enseignement et de formation agricole de Digne Carmejane
Parc national de la Vanoise
PNMA, Parco Naturale Mont Avic
Regione Autonoma Valle d’Aosta – Assessorato Ambiente, Risorse Naturali e Corpo Forestale – RAVA

Contatta il responsabile del progettom.bassignana@iaraosta.it

Beneficiari

Cifre chiave:

 

Budget totale

Budget FEDER

Contropartite

ITALIA

976 469

781 175,20

195 293,80

FRANCIA

1 022 548,90

818 039,13

204 509,77

TOTALE

1 999 017,90 € 

1 599 214,33

399 803,57

Attività, impatti e risultati:

Il progetto ECO ALP 2050 prevede le seguenti attività:

  • comunicazione e sensibilizzazione del grande pubblico;
  • sviluppo e sperimentazione di innovazioni metodologiche e tecnologiche per una gestione sostenibile dei pascoli;
  • ripristino e conservazione di habitat ed ecosistemi d’altitudine degradati;
  • elaborazione di una governance condivisa e di strategie sostenibili per la gestione degli ecosistemi d’altitudine.

Il progetto prevede numerosi risultati:

  • cartografia di ampie superfici di habitat naturali e seminaturali d’altitudine in zone protette di entrambi i Paesi;
  • un modello di piano di gestione pastorale compatibile con le misure di conservazione dei siti Natura 2000;
  • test di strumenti per prevenire gli attacchi di predatori e monitorare le greggi;
  • strategie transfrontaliere sostenibili per la gestione degli ecosistemi d’alpeggio: elaborazione di uno studio prospettico a lungo termine (25 anni) e di una strategia decennale (2028-2037) per la gestione integrata degli ecosistemi d’alpeggio.

Grazie alla creazione di una rete tra i partner e alle metodologie prodotte dal progetto, saranno migliorate le pratiche di gestione e conservazione degli ecosistemi d’alpeggio.

Saranno anche svolte numerose attività di sensibilizzazione rivolte al grande pubblico: informazioni sui siti internet dei partner del progetto; pubblicazioni sui social network, moduli museografici sperimentali dedicati alle scuole; incontri territoriali transfrontalieri; conferenze-dibattito.

Le saviez-vous ?

Lo sapevi?

Le ricerche sulle torbiere di altitudine ci hanno rivelato che, da quasi 6000 anni, comunità di pastori utilizzano pascoli in alta quota, sotto il limite della vegetazione forestale. Dall’Età della pietra - mille anni prima delle piramidi in Egitto - queste associazioni vegetali si sono mantenute proprio perché sono pascolate dagli animali domestici. Mantenere le pratiche pastorali anche nel futuro è essenziale per conservare un elemento chiave della civiltà e del paesaggio alpino.