Il Consiglio dei Giovani ALCOTRA 2023-2024 si presenta
ALEC LEQUEUX
Mi chiamo Alec, ho 21 anni e sono nato in Francia da una madre italiana traduttrice in queste due lingue. Inutile dire che queste due culture sono onnipresenti nella mia vita.
Appassionato d’Arte, la mia vita ne è sempre stata impregnata : dai musei ai festival, dai concerti alle mostre e ai monumenti architettonici, ho costruito la mia carriera con i più grandi pittori, scultori, musicisti e scrittori francesi e italiani al mio fianco.
Ma la Scienza occupa anche un posto preponderante nella mia vita, infatti, essendo studente di scienze di base, sono fermamente convinto che la convivenza di questi due interessi sia benefica, e intendo usare la mia creatività per " think outside the box" nelle mie future attività scientifiche.
Dopo il mio primo anno nel Consiglio dei giovani ALCOTRA, ho deciso di rinnovare il mio mandato perché, ora che gli ingranaggi sono in moto, sono convinto di poter fare di più e meglio. Non vedo l'ora di fare ancora la mia parte per contribuire a costruire l'Europa che ho sempre sognato, l'Europa che ho visto brillare negli occhi di Louise Weiss e Simone Veil, l'Europa dei giovani, dell'uguaglianza, dell'apertura mentale, della diversità e dell'unità.
ALICE SCIULLI
Sono Alice ho 22 anni e studio Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Università della Valle d’Aosta. Durante il mio percorso di studi, ho avuto l'opportunità di vivere diverse esperienze all'estero che mi hanno arricchito personalmente e professionalmente. Grazie a queste esperienze, sono entrata in contatto con numerosi giovani provenienti da diverse parti del mondo e ho avuto modo di immergermi in realtà culturali e sociali diverse. Ma nonostante tutto sono sempre rimasta fortemente legata al mio territorio.
Ho deciso di partecipare al Consiglio dei Giovani ALCOTRA per portare il punto di vista della mia generazione su temi molto sensibili e attuali, come lo sviluppo sostenibile e l'istruzione, oltre ad altri temi importanti ma meno affrontati dai giovani, come l'integrazione tra comunità transfrontaliere.
Ritengo che sia fondamentale e un'occasione unica che un gruppo di giovani provenienti da territori simili, come nel caso della zona alpina, venga consultato nelle decisioni future, in modo da poter esprimere le nostre idee e preoccupazioni per la costruzione del mondo di domani.
ANGELO VITALE
Di origine franco-italiana, sono cresciuto con la ricchezza di queste due culture. Anche se non sono originario del territorio ALCOTRA, questa zona mi sta particolarmente a cuore perché una parte della mia famiglia vive in Alta Savoia, dove sono abituato ad andarci da quando ero bambino.
Questa appartenenza alla Francia e all'Italia ha forgiato il mio interesse per la dimensione internazionale. Ho una doppia laurea in giurisprudenza e in lingue straniere (inglese e italiano) e attualmente sto facendo un master in diritto internazionale ed europeo. L'anno scorso ho avuto l'opportunità di trascorrere un anno a Budapest, in Ungheria, nell'ambito del programma europeo Erasmus+, dove ho potuto studiare in un ambiente multiculturale. Oltre al mio corso di studi, sono stato coinvolto in una ONG che difende i valori dell'Unione europea e l’inclusione sociale nel paese. Questo mi ha fatto capire l'impatto e l'importanza delle azioni dell'UE nei suoi Stati membri.
È stato durante un tirocinio al dipartimento dei fondi europei della regione Auvergne-Rhône-Alpes che ho scoperto il programma ALCOTRA e il Consiglio dei giovani. Appassionato di relazioni internazionali, mi sono candidato a questo progetto unico, che dà voce ai giovani a livello transfrontaliero. Impegnandomi nel Consiglio dei giovani, intendo difendere i temi che mi stanno a cuore, come il patrimonio, lo sviluppo sostenibile e la formazione professionale, in vista di un futuro condiviso.
CAMILLA GUIDI
Fin da piccola mi affascinano la lingue, le culture e le tradizioni del mondo. Questo si riflette in tutte le mie scelte di vita. Ho studiato relazioni europee e internazionali, pace e conflitti e migrazioni e ho scelto di focalizzare la mia carriera sulla gestione di progetti e sull'istruzione internazionale. Sono anche attiva nei settori dello sviluppo territoriale e dell'empowerment giovanile. Ho trascorso gran parte della mia vita nelle zone di confine dell'Unione europea. Sono nata e cresciuta in un paese di montagna in provincia di Cuneo; ho studiato a Flensburg, l'ultima città tedesca prima della Danimarca, a Torino e a Lione. Ho lavorato in queste stesse città e sulla Costa Azzurra. Questi territori mi hanno sempre affascinata per le loro caratteristiche storiche, sociali e culturali uniche. D’altronde, sono molto legata alla mia regione d'origine e voglio impegnarmi in prima persona per migliorarla.
CLAUDIA SPENNACCHIO
Mi presento, sono Claudia Spennacchio, cittadina italo-francese nata in Savoia a Chambéry da madre francese e padre italiano, ho vissuto la mia vita a Torino, città in cui mi sono formata e dove tutt'ora continuo i miei studi, in costante contatto con entrambi i lati delle Alpi. Da sempre spinta da un forte interesse per le lingue straniere, le relazioni tra persone e culture del mondo che deve il maggior contributo alla mia doppia eredità culturale, ho deciso di fare della cooperazione internazionale la mia specializzazione universitaria per una futura carriera.
Al tempo stesso la mia innata passione per la cultura mi spinge ad indirizzarmi più specificatamente verso la diplomazia culturale, interessandomi di politiche culturali, sociali, pregiudizi, soft power, patrimoni artistico-culturali e relazioni diplomatiche tra i Paesi.
Entrare a far parte del Consiglio dei giovani ALCOTRA è per me fonte di grande ispirazione per il presente ed il futuro ed è inoltre un'importante occasione per poter contribuire con un approccio dal basso alla cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia, dando finalmente voce ai giovani dei territori facenti parte dell'organizzazione e trovando una via per mettere in risalto le tematiche che ci stanno più a cuore.
DORIANE DE MAUPEOU
Se io fossi una città sarei Chamonix, dove sono nata.
Se io fossi una montagna sarei il Monte Bianco, colosso all’ambiente d’argilla.
Se io fossi un animale sarei un camoscio, piccolo e resistente.
Se io fossi un lago sarei quello di Annecy, nel quale mi piace tanto fare il bagno.
Se io fossi un dolce sarei una crostata ai mirtilli, fresca e acidulata.
Se io fossi un personaggio sarei Joseph, venditore ambulante che deambula tra la Savoia, la Valle d’Aosta e il Piemonte, del film « La Trace ».
Come potete vedere le Alpi hanno definito la mia identità. È per tutto ciò che mi hanno dato che tengo oggi a usare le mie competenze per riflettere a un sviluppo sostenibile del suo ambiente così peculiare e a promuovere la ricchezza del suo patrimonio.
GIULIA LAZZARINI
Mi chiamo Giulia Lazzarini, sono una ragazza di venticinque anni originaria della provincia di Imperia, a pochi chilometri dalla frontiera. Sin dalla giovane età ho maturato una certa propensione per il diritto - e ogni sua sfaccettatura riguardante il rapporto e la tutela degli interessi del cittadino – e per le relazioni internazionali. Un interesse coltivato anche grazie al fatto che sin da piccola ho avuto modo di interagire con persone di diversa nazionalità ogni estate, studiando indirettamente le loro usanze e modi di vivere o apprezzando ogni più piccola sfaccettatura della loro quotidianità.
A seguito di una formazione presso il Liceo Scientifico Vieusseux ex-P.N.I di Imperia - durante il quale mi sono occupata nel tempo libero di volontariato per la comunità aderendo al Leo club di Imperia - ho deciso di allontanarmi dalle strutture di formazione locali. Ho sentito la necessità di mettermi alla prova, proseguendo il mio percorso di studi lontano dalle comodità di casa. Ho deciso dunque di immatricolarmi presso una facoltà che garantisse un ambiente stimolante, dato non solo dal calibro dei docenti dei numerosi corsi seguiti durante la magistrale a ciclo unico in giurisprudenza, ma anche dalle dinamiche della città stessa e dai rapporti interni ed esterni all’università: mi riferisco ad eventuali sbocchi professionali, ai convegni presso sedi storiche e da iniziative che andavano ben oltre il classico studio mnemonico dei manuali. In particolare, ho apprezzato la possibilità fornita dal Campus di metterci alla prova, partecipando con MSOI ad un’iniziativa che andava a ricreare, in scala ridotta, l’organizzazione ed il funzionamento del Parlamento europeo. Durante tali simulazioni sono state affrontate tematiche di attualità sia mediante momenti di convivialità ma anche, e soprattutto, attraverso un clima di rigore assoluto in cui tutti i partecipanti dovevano tassativamente comunicare in lingua inglese per 5 giorni al fine di raggiungere accordi soddisfacenti sulla tematica oggetto di discussione tra Commissione e Parlamento. Devo riconoscere proprio a questa attività il merito dello sviluppo della mia voglia di mettermi in gioco, di spingermi oltre la mia zona di comfort usuale per raggiungere obiettivi sempre più elevati.
Per questo motivo, partecipare al Progetto di Cooperazione Transfrontaliera, penso che sarà sicuramente un’esperienza incredibile, educativa, al contempo divertente ed affascinante. Un’opportunità per creare collaborazione, confronto, apertura al dialogo in un clima proficuo, associato all’utilizzo di una lingua che – nella città in cui vivo – è sottovalutata, nonostante l’estrema vicinanza alla Francia da parte di molti territori della nostra Penisola. Ho scelto di candidarmi al Consiglio dei Giovani di ALCOTRA per supportare lo sviluppo e l’interconnessione tra società, popoli e culture che guardino alle esigenze al di là dei meri confini territoriali. Ho scelto di abbracciare questa sfida perché sogno un futuro migliore.
HUGO LABOURE
Ho sempre vissuto sulle sponde del Mediterraneo, tra mare e montagna, nella magnifica regione delle Alpi Marittime, di cui sarò sempre un grande sostenitore. È quindi con grande orgoglio che entro a far parte del Consiglio della gioventù come rappresentante del popolo delle Alpi.
È impossibile per me pensare a questa terra di confine senza associare le culture francese e italiana, entrambe così presenti nella vita quotidiana di ognuno di noi.
Oltre al mio attaccamento alla regione costiera, sono sempre felice di andare a fare il pieno di energia nei villaggi dell'Alta Savoia, per i quali nutro un affetto particolare.
Ecco perché per me è così importante preservare e promuovere le nostre culture, le nostre regioni e il nostro patrimonio. Vedo quindi questo programma di cooperazione come un'opportunità, ma anche e soprattutto come un fantastico strumento per unire le nostre forze e risorse, le nostre idee e convinzioni. Credo infatti nella necessità di uno sviluppo organizzato lungo un asse comune, per garantire l'unità e la coerenza delle azioni intraprese da entrambi i lati del confine che unisce i nostri due territori.
Non vedo l'ora di partecipare a questa avventura e di contribuire alla vita del programma.
JADE RAPALLINI
Viaggiare ci permette di arricchire la nostra vita con nuove esperienze, di divertirci ed educarci, di imparare il rispetto per le culture straniere, di fare amicizia e, soprattutto, di contribuire alla cooperazione internazionale e alla pace nel mondo". Jules Verne.
Di origine italiana da parte di mio padre e Gapençaise da parte di mia madre, ho sempre desiderato lavorare nelle relazioni internazionali, in particolare nelle relazioni franco-italiane. Il mio amore per le Alpi, i suoi paesaggi, la sua storia, la sua cultura e il suo cosmopolitismo, mi ha portato a volere partecipare a questo progetto Interreg.
Il mio primo anno come rappresentante delle Hautes-Alpes nel Consiglio dei Giovani di Alcotra mi ha permesso di entrare nel vivo di questa cooperazione alpina. Ho potuto scoprire e partecipare alle interazioni tra i diversi dipartimenti francesi e le province italiane per collaborare ai progetti transfrontalieri. Inoltre, grazie al mio studio duale al Consiglio dipartimentale delle Hautes-Alpes, ho potuto scoprire le missioni tecniche dei diversi territori partner che, insieme alla mia esperienza di membro eletto della CDG, mi hanno permesso di avere una visione d'insieme della concezione e della realizzazione dei progetti del Programma ALCOTRA.
Tutte queste esperienze hanno rafforzato la mia determinazione a coinvolgere i giovani in questa cooperazione territoriale e internazionale. Penso che abbiamo un ruolo da svolgere in questo programma.
Sono felice di poter proseguire l'esperienza per un altro anno, di continuare a lavorare sui progetti portati a termine nel 2023, come il marchio giovani, e di contribuire all'impostazione delle nuove iniziative di questo Consiglio 2023-2024.
LUCA PALIS
Sono un ragazzo italo-nigeriano di 18 anni residente nella città di Torino.
Se dovessi definirmi con tre parole, direi: loquace, aperto e appassionato.
I miei interessi sono i più vari: attualità, politica, storia e filosofia
Il mio più grande sogno per il futuro: rendere gli Stati Uniti d'Europa realtà!
ALCOTRA ritengo sia un buon punto da cui partire!
MANON PICHOT
“Le persone, ancor più delle cose, vanno restaurate, rinnovate, ravvivate, recuperate e salvaguardate, non mai buttare via nessuno.” - Audrey Hepburn
Mi chiamo Manon, ho 24 anni e sono nel mio secondo anno di laurea magistrale in lingue e affari internazionali e mi specializzo nelle relazioni internazionali. Durante i miei studi, ho viaggiato tanto di città in città, prima ho lasciato il mio piccolo villaggio in cui sono cresciuta, chiamato Vannes, poi mi sono trasferita a Nantes, poi a Genova e per finire a Nizza. Dopo tutto questo percorso ho imparato una cosa molto importante; le storie più belle non sono quelle scritte ma quelle vissute. Ma chi dice esperienza di vita dice anche progresso e il progresso che sia ecologico, sociale o culturale è diventato il mio cavallo di battaglia.
Penso che in base alle nostre risorse già ottenute possiamo creare dei grandi progetti. Per questo credo che la Francia e l’Italia siano due paesi che hanno molto da offrire l’uno al altro.
Sono nata di Francia e i miei genitori sono francesi pero’ il mio cuore ha deciso di portarmi in Italia durante uno scambio Eramsus e mi sono innamorata di questo paese con tanti aspetti culturali interessanti.
Uno dei miei valori fondamentale è l’inclusione, penso che la diversità del nostro mondo crea la nostra ricchezza e che ogni uno puo’ portare la sua pietra al edificio per costruire un mondo migliore.
In tal modo, credo fortemente nella cooperazione francoitaliana portata dal programma ALCOTRA e quindi far parte del consiglio dei giovani per l’anno 2023-2024 rappresenta per me un’opportunità incredibile.
MARCO DEL FIORE
Mi chiamo Marco Del Fiore, ho 26 anni e vivo a Cuneo. Sono fortemente motivato a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il mio territorio, consapevole che la cooperazione transfrontaliera rappresenti un'opportunità unica per aprire nuovi orizzonti e costruire connessioni tra le comunità italiane e francesi. Da diversi anni i temi della pianificazione territoriale e dello sviluppo locale sono al centro dei miei interessi. Attualmente sono occupato in un programma di ricerca di dottorato al Politecnico di Torino che si occupa di politiche di coesione territoriale e sviluppo locale, con un focus particolare sull'area interna "Valli Maira e Grana". Il coinvolgimento dei giovani all’interno di un programma di cooperazione europeo rappresenta, a mio parere, una risorsa fondamentale per il futuro delle comunità locali. Anche per questo motivo, essere parte del comitato giovani ALCOTRA significa assumersi una responsabilità importante per contribuire attivamente alla costruzione di un futuro migliore per tutti.
NICOLO ANTONIO FIORI
Mi chiamo Nicolò Antonio Fiori, sono uno studente universitario di 23 anni all’ultimo anno di giurisprudenza, con un major in diritto internazionale e nell’ambito amministrativo/ambientale.
Sono un cittadino attivo nella mia Polis, con un profondo amore per il mio territorio, e per questo faccio parte del Consiglio dei Giovani dell’organo Interreg ALCOTRA quale rappresentante per la Provincia di Imperia, per contribuire attivamente al processo di collaborazione transfrontaliera delle nostre nazioni.
MI sono candidato al CDG per portare avanti quel lavoro di attenzione al territorio, alla cultura condivisa, alla nostra storia e alla nostra ottima cooperazione internazionale che reputo possa essere l’unico modo per uno sviluppo futuro comune di successo, soprattutto fra under30 che possono dare il proprio apporto e le proprie competenze “fresche” nell’individuare tematiche focali e nel poter fare la differenza nel futuro della nostra comunità.
L’apporto che reputo di poter dare è un approccio fresco, giuridico, e, nelle intenzioni, tecnico/politico circa le materie trattate e su cui il Consiglio dei Giovani di Alcotra vorrà impegnarsi e lavorare.
RAPHAELE COULON
Sono Raphaële Coulon, una donna di 24 anni con la passione per le relazioni internazionali e in particolare per gli affari europei. La mia formazione accademica, con una laurea e un master in questi settori, mi ha fornito strumenti preziosi per comprendere le complesse questioni che caratterizzano la nostra società. Cosa mi rende speciale? Il mio forte senso di identità europea. Grazie alle mie nazionalità, culture ed esperienze, ho sviluppato una profonda comprensione della ricchezza che l'Europa ha da offrire. Credo fermamente che la cooperazione transfrontaliera sia essenziale per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, siano esse sociali, economiche o ambientali. Ma ciò che mi spinge ancora di più a impegnarmi a fondo in questo mandato del Consiglio dei giovani di ALCOTRA è la mia convinzione viscerale che i giovani siano la voce che porterà al cambiamento di domani.
Siamo gli eredi di questo mondo ed è nostro dovere plasmarlo in modo positivo e inclusivo. Sono determinato a rappresentare le aspirazioni e le preoccupazioni dei giovani, in particolare nel contesto di ambiziosi progetti europei, a difendere le nostre idee e a incoraggiare la nascita di soluzioni innovative. Mi impegno a lavorare con creatività e perseveranza per dare forma al Consiglio dei Giovani di Alcotra di oggi e di domani, per servire insieme un territorio ricco che ha tanto da offrire. Saremo in grado di costruire un futuro in cui le opportunità siano eque, la diversità sia valorizzata e le decisioni prese abbiano un impatto positivo sulle generazioni future. Sono onorato di far parte di questa squadra dinamica e non vedo l'ora di lavorare con tutti voi per creare un futuro luminoso. Vi ringrazio per la vostra fiducia e per questa opportunità".
SAMUELE CAVANA
Se sto scrivendo queste parole, non è solo perché ho sempre avuto uno spiccato interesse per la vita pubblica e ho sempre ammirato o, comunque, rispettato coloro che vi si dedicano in modo genuino, non volto solamente a soddisfare una qualche ambizione personale o familiare. Se sto scrivendo queste parole, non è perché il titolo “membro del Consiglio dei Giovani di ALCOTRA” suona bene quando scritto all'interno di un curriculum. Se sono qui, è perché questa esperienza mi dà le due cose che più indirizzano la mia vita: emozioni e stimoli da un lato, propositi e responsabilità dall'altro.
L'emozione deriva dal rappresentare un territorio, la Valle d'Aosta, a cui sono profondamente legato non per ragioni ancestrali (in fondo, sono nato a Torino e la mia famiglia è piemontese) ma perché esso è stato in grado di conquistarmi, giorno dopo giorno, trasmettendomi quel senso del sublime di cui parlavano i letterati dell'ottocento.; perché qui non avrò le mie radici, ma ho il mio presente, sotto forma, in particolare, di una laurea in Scienze politiche e Relazioni internazionali presso la sua Università, delle cui potenzialità non abbiamo ancora pienamente coscienza; perché la Valle, terra di frontiera, dura come le rocce delle sue montagne, dolce come i suoi paesaggi e i suoi canti, incarna, in vari modi, le mie speranze e i miei orizzonti. La speranza di un'Europa unita, federale, democratica, di cui territori come il nostro sono l'avanguardia, terre di scambio in cui i confini si attenuano, le similarità emergono e le diversità si accolgono, si rispettano, si amano. Ma anche il timore che sale ogni volta che, uscendo sul balcone e guardando i monti all'orizzonte, vedo le loro bianche cime diventare progressivamente più grigie e lasciare il passo, infine, a un malinconico marrone, mentre il caldo, opprimente, non dà segno di mollare la presa e lasciare respirare i ghiacciai che cercano, stoicamente, di resistere alla morsa delle temperature ormai fuori controllo.
Da qui derivano i propositi per il futuro e la responsabilità di portarli avanti, nonostante le avversità, conscio che il fallimento non è un'opzione. Non sarà un organo consultivo come questo a cambiare le sorti del mondo, certo. Ma è un primo passo per far sentire le voci di una generazione tanto disperata dal futuro quanto vogliosa di reagire, che chiede di poter dare il suo punto di vista sapendo che, dall'altra parte, c'è qualcuno che la ascolta, che ha idee e le vuole realizzare.
STEFANO GALFRE
Mi chiamo Stefano Galfrè, ho 21 anni e vivo da sempre in provincia di Cuneo. Il concetto di “casa mia” che ho in mente ha sempre compreso non solo la Provincia Granda, ma anche i territori francesi al di là delle Alpi nei quali, sin da bambino, mi sono recato al mare, a sciare o a passeggiare in montagna. Il fatto di vivere in una terra di frontiera, infatti, non ha mai rappresentato per me un sinonimo di divisione, ma, anzi, questa l’ho sempre considerata un ponte che unisce e lega due realtà dalle molte affinità. La vicinanza mi ha portato, nel corso dei miei studi, a frequentare la sezione ESABAC del Liceo Peano, che mi ha permesso di ottenere il doppio Diploma italiano e francese, grazie anche a dei gemellaggi, ed a frequentare un semestre in Erasmus via dall’Università Bocconi dove attualmente studio, presso la Kedge Business School di Bordeaux per fare un’esperienza di vita in Francia.
Nel corso della mia vita ho avuto la fortuna di poter viaggiare molto. Dalla mia città, Cuneo, ho potuto visitare e vivere in diversi paesi lontani e molto diversi sia geograficamente che antropologicamente da quello che ero abituato a considerare il mio quotidiano. Un esempio è quando mi sono ritrovato a vivere da solo un semestre in Australia a 16 anni. Queste esperienze all’estero, senza dubbio, mi hanno permesso di crescere moltissimo e di imparare a vedere sfaccettature differenti della realtà dentro cui siamo calati. Mi hanno anche fatto realizzare, però, quanto la nostra quotidianità di regione di frontiera sia in realtà straordinaria e tutt’altro che banale, se vista da un osservatore esterno. Ad esempio, quando in Australia raccontavo che dalle nostre montagne è possibile raggiungere un altro paese a piedi, dove si parla un’altra lingua e con il quale le culture si fondono, restavano esterrefatti. Per loro, infatti, non è inusuale guidare per decine di ore e restare all’interno, non solo dello Stato, ma anche dello stesso panorama.
La quotidianità della nostra terra, invece, fatta di intrecci e di scambi, è un qualche cosa di meraviglioso. Per questo motivo, sono onorato di poter far parte del Consiglio dei Giovani ALCOTRA, istituzione che offre questa opportunità a noi giovani, così che possa impegnarmi a fare qualche cosa di concreto per il territorio. In particolare, sono interessato a capire come i cambiamenti climatici possano impattare la nostra zona e le persone che vi abitano.
Non vedo l’ora di potermi imbarcare in questa opportunità completamente nuova che mi fornirà gli strumenti per crescere ancora.
VALENTIN GAMMELLA
La Moselle, la mia terra di nascita e anche la terra di accoglienza per la mia famiglia venuta d’Italia, è ormai dall'altra parte del Massiccio dei Vosgi.
Adesso che mi trovo tra il Lago di Ginevra e le Alpi, in quanto Chargé de Mission della regione AuRA, non potevo perdere l'occasione di integrare il nuovo comitato del « Consiglio dei Giovani » per questo nuovo anno.
In poche parole, sono orgoglioso di far parte di un programma europeo per i giovani franco-italiani. Infatti, avere questa opportunità di contribuire allo sviluppo della Francia, il mio paese, e dell'Italia, il paese delle mie origini, è un aspetto che mi sta molto a cuore.
I nostri giovani devono prepararsi per gli prossimi anni, e io penso che la preparazione del nostro futuro, inizia con questo tipo di impegno.
Inoltre, a livello personale, la musica, il cinema, la gastronomia e lo sport sono dei settori che mi ispirano, e credo che in questo senso, il territorio del programma ALCOTRA detenga degli ottimi argomenti.
Quindi, anche se ho molto da imparare su questa regione alpina, il mio arrivo nel dipartimento dell'Alta Savoia è finalmente una fonte di motivazione per condurre questa nuova missione in seno al Consiglio dei Giovani.
YANIS KASMI
Mi chiamo Yanis, ho 18 anni e sono nato a Chambéry in Savoia. Sto per iniziare gli studi di Gestione aziendale e amministrativa presso lo IUT di Parigi, con l'obiettivo di avviare un'attività in proprio nel settore tessile al dettaglio.
Ambiziosa e motivata per natura, mi sto dando i mezzi per raggiungere tutti i miei obiettivi e portare a compimento tutti i miei progetti. Attraverso il Consiglio dei giovani di ALCOTRA, voglio far conoscere il programma attraverso i social network e la comunicazione.
È attraverso questo gruppo che potremo dare voce a un'intera generazione di giovani, che dovrebbero essere maggiormente coinvolti nei dibattiti ambientali, sociali ed economici. Al giorno d'oggi, tutti dovrebbero essere consapevoli di questioni come l'ecologia, l'uguaglianza e la discriminazione, ma purtroppo sono troppo pochi i progetti avviati. I programmi transfrontalieri hanno quindi un ruolo reale nel far incontrare persone di diversa estrazione sociale e persino geografica. Poiché mi trovo a mio agio con tutto ciò che ha a che fare con la creazione di contenuti digitali, sono certa che sarò in grado di rendermi utile per far sì che le nostre idee vengano ascoltate e condivise con il maggior numero possibile di persone, perché è solo lavorando insieme che possiamo far cambiare le cose.
ZAHRA BOUKACHABA
Sono cresciuta imparando a rispettare ed ammirare la natura e cercando sempre di approfondire le mie conoscenze in campo ambientale, per offrire il mio piccolo contributo all'impegno per la salvaguardia del pianeta: mi aiutano in questo le mie origini e il mio percorso di vita multietnico.
Come laureata in lingue e letterature comparate, provo ad utilizzare le mie competenze linguistiche e la mia conoscenza delle diverse culture per promuovere la consapevolezza ambientale a livello internazionale. Credo fermamente che attraverso la comunicazione si possano trovare soluzioni comuni per proteggere e preservare l'ambiente per le future generazioni.
La mia candidatura al Consiglio dei giovani ALCOTRA rientra fra gli impegni civili che sento di dover perseguire.